Lady Gaga -Joanne

LadyGaga – Joanne

Interscope/Universal

Release: 21 Ottobre 2016
Voto: 6.5
#LadyGaga #Joanne

 

Non ho mai avuto una grande passione per Miss Germanotta, pur riconoscendole nel suo genere tante doti e qualità anche extra artistiche (in questo caso la caparbietà è la principale).

Ora Lady Gaga, forte dei suoi 6 Grammy Award vinti nella sua carriera, 30 milioni di album venduti e 150 milioni di singoli venduti (le cifre significano molto e niente), si presenta sul mercato con “Joanne” il suo quinto album in studio.

Ciò che colpisce è la versatilità e l’eterogeneità delle (nella versione Deluxe) 14 tracce che pur centrifugandosi intorno al pop portano dentro molto altro, mischiandolo con sapienza, mestiere ed un po’ di ruffianeria.

Però niente dire se non che il disco scorre bene, mai uguale a se stesso, che le atmosfere e gli stili sono diversi tra loro: si va dalle ballate acustiche al pop di classifica, passando per il ritmo, il soul e qualche sporcatura jazz(?!?!?). Quindi “tantaroba” pur navigando in un contesto prettamente pop. Laddove però molte sue colleghe mettono “plastica” Lady Gaga copre questa plastica con un po’ di sostanza e nell’attuale pop questo non è certo poco. Anche i suoni sembrano più “suonati”, meno programmati e quindi con una miglior resa strumentale.

Ovviamente i momenti migliori dell’album sono quelli più raffinati, meno d’impatto, quasi d’atmosfera. Laddove Lady Gaga spinge e punta sul ritmo lo fa come consuetudine con quel briciolo di – più o meno di facciata – cattiveria e grinta che la contraddistinguono. Certo ascoltando il pop di Lady Gaga non si può fare a meno di associarlo alla ricerca estetica della protagonista, al suo gusto ed al suo esibizionismo.

Diversi sono invece i momenti in cui la cantante italo americana non si appiattisce sul pop (tutta la seconda metà del disco). Qui il gusto della ricerca e dell’allontanamento dallo stereotipo pop è plateale e riuscito. Nei brani più lenti ed intensi si esaltano anche le doti vocali della Germanotta mentre scintillano qua e là le sezioni fiati.

Dunque un album piacevole che ci presenta molte sfaccettature, scorre con leggerezza e che alla fine si fa anche riascoltare, soprattutto nella seconda parte quando si allontana dal pop più tradizionale e di classifica per arrivare ad osare qualcosa con anche dei risultati apprezzabili. Intendiamoci però! Siamo sempre nel pop, quello fatto per piacere, con il pensiero alle esigenze delle radio, dei concerti/spettacolo e dei video ad altissimo budget.


Lascia un commento