Kings Of Leon – Walls #KingsOfLeon #Walls

king-of-leonsKings Of Leon – Walls
Sony Music – Release: 14 Ottobre 2016
Voto: 6,5

#KingsOfLeon #Walls

 

 

Settimo album (a tre anni dal precedente) per la famiglia Followill, cioè i quattro fratelli Caleb (chitarra/voce), Nathan (batteria), Jared (basso) e Matthew Followill (chitarra) più conosciuti con il nome d’arte di Kings Of Leon.

Per la realizzazione di questo “Walls” la family band si è rivolta al produttore Markus Dravs (già con Arcade Fire, Coldplay e Florence and the Machine) e registrando a Los Angeles sono tornati alle origini; come a dire una novità ed una conferma, ciò una doppia anima proprio come questo disco che presenta due facce ben distinte: una brillante, veloce ed un’altra più intima, rarefatta.

Sicuramente tutto ciò fa parte del mondo musicale dei KOL ma è l’assemblaggio finale che lascia un po’ stupefatti ed interdetti. Infatti The Walls inizia con una manciata di canzoni di buon impatto, delle tipiche rock song. Nella parte centrale poi tutto rallenta per una manciata di canzoni che cambiano completamente atmosfera e ritmiche virando verso delle ballate più intime, chiuse e sicuramente meno solari dei brani di apertura. Il dico poi si chiude sulla tittle track che è una ballata, acustica e sofferta. In sostanza si parte in un modo e si arriva in uno opposto.

Questa doppia anima non pare essere solo un (evidente) buco di “scaletta” ma anche una differente concezione del disco che ha proprio nel dualismo la sua essenza e sostanza.

Il filo comune che però lega tutte le canzoni è il suono e lo stile della chitarra elettrica, quello caro ai Byrds, il così detto “Jingle Jungle”, scintillante e cristallino arpeggio che, con differenti velocità, impreziosisce e contraddistingue le 10 tracce di questo album.

Nel suo complesso “Walls” non è un brutto album, alcuni brani, sopratutto quelli più “energici” sono di buon livello, manca però di una sua compattezza, di uno svolgimento meno “discendente”. Un percorso che parte con buone aspettative e carico di energia per poi calare portandoci in un mondo diverso: dai colori chiari e solari della prima parte a quelli più crepuscolari, con gli archi, a tratti ossessivi, della seconda. Una differente tabella di marcia avrebbe dato anche una differente resa; probabilmente però agli occhi ed alla mente dei fratelli Followill sarebbe stato un altro disco.

Da segnalare sopra a tutte l’iniziale “Waste a Moment” (il singolo che ha introdotto il disco), la potente “Find Me” e l’acustica conclusiva “Walls”.

Video Kings Of Leon


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